LE ORIGINI

IL PRIMO PASSO È LA VOLONTÀ

Il primo passo per decidere di attivarsi è sempre la consapevolezza di un bisogno esistente.
A cui segue la considerazione sulle proprie forze: posso fare qualcosa? Come? Per noi è stato così.
E, poiché siamo in 4, lo è stato in 4 modi diversi.

Tutto ha inizio da Paola. Per supportare le attività riguardanti l’associazione Paola fa uso dei propri risparmi, ma si rende presto conto che l’apporto di una sola persona è per forza di cose limitato e che occorre strutturare una vera raccolta fondi. L’ideale sarebbe convincere amici, parenti e imprenditori a donare, ma in Italia si dona più volentieri a un ente italiano che non a uno marocchino anche perché, così facendo, si possono ottenere detrazioni. Da qui l’idea di creare un’associazione in Italia.

A questo punto entrano nel racconto Daniela, Patrizia e Valerio.
Entrambe innamorate del Marocco, Daniela e Patrizia vi si recano spesso in visita entrando nella vita un po’ più vera e profonda del Regno ossia quella del degrado, della povertà e della sofferenza. Come Paola, anche loro si rendono conto che con semplici azioni si potrebbe ripulire un intero quartiere e costituire un precedente virtuoso da replicare su scala nazionale. Non solo: da donne emancipate quali sono non riescono a capacitarsi del grado di sottomissione e di apatia di molte delle donne che incontrano a Marrakech. Com’è possibile accettare di essere relegate a fattrici e donne di casa in un’epoca in cui ci sono i mezzi e i modi per essere ciò che si vuole?

Insomma: Daniela e Patrizia decidono di collaborare alla creazione di un ente in Italia che si occupi di ambiente e sviluppo sostenibile con un’attenzione particolare al coinvolgimento attivo delle donne. La motivazione di entrambe è forte. Inoltre ognuna di loro ha delle caratteristiche uniche e complementari per poter lavorare insieme in modo proficuo.

PAOLA

Ha lavorato nella cooperazione internazionale per 15 anni. Aveva già un trascorso in Marocco con ILO, ma risaliva a 20 anni prima. Insomma, il Marocco è stato il suo battesimo. Poi, nel corso degli anni, si è occupata di altri Paesi. Decide di tornare in Marocco dopo il Covid per conto di una ONG italiana che lascia dopo un anno per promuovere la nascita di un’associazione a Marrakech (PAN Marrakech) che si occupa di soccorrere e di offrire un rifugio agli animali feriti e abbandonati.

PATRIZIA

Patrizia si è formata nel settore culturale. Ha seguito la parte amministrativa per un’importante associazione e in seguito la gestione di una fondazione, con una visione sistemica del funzionamento di un ente non profit e con ruoli diversificati. Si è occupata di organizzazione di incontri e manifestazioni in ambito culturale curando i rapporti con il mondo culturale e imprenditoriale.

DANIELA

Daniela proviene dal settore profit. È una viaggiatrice instancabile e conosce bene il Marocco e tanti altri Paesi del sud del mondo. Da diversi anni avverte l’esigenza di dedicarsi agli altri e cerca l’occasione per farlo. Questa occasione le viene proposta da Paola. Daniela è una persona molto pragmatica e fare brainstorming con lei è molto sfidante. È quindi la persona giusta per testare un’idea o un progetto. Inoltre, come anche Patrizia, è una persona molto orientata alle relazioni interpersonali. Ha molti contatti ed è una trascinatrice.

VALERIO

Infine c’è Valerio che fa l’agente di commercio e che si è proposto come fundraiser presso i piccoli imprenditori lombardi del settore nel quale lavora. È il compagno di Paola e la sostiene da sempre in tutte le attività professionali e non. Oltre alle imprese, Valerio ha contatti con associazioni ed esperti di temi ambientali quali l’acqua. Si creano così le condizioni per parlare della creazione di un ente del terzo settore tra noi tre.

PERCHÉ SCEGLIERE ÀNBARA

Perché il bisogno di occuparsi di cani, gatti e asini è presente massicciamente in Marocco costituendo tra l’altro un problema di sicurezza pubblica (i randagi creano incidenti e sono portatori di malattie).

Perché in Marocco non solo non si fa la raccolta differenziata, ma non si ripone nemmeno la spazzatura nei sacchetti, si getta tutto a terra, si bruciano i rifiuti a bordo strada e molto altro ancora.

Perché la persona individuata per occuparsi dell’associazione in loco è una persona dinamica e di fiducia e questo in molti Paesi del sud del mondo non è scontato.